Cerca e trova immobili

IRAN/ISRAELE LIVEIsraele attaccherà l'Iran. Forse già oggi

15.04.24 - 07:28
La riunione del gabinetto di guerra si è conclusa, con la volontà di compiere una ritorsione «dolorosa» per Teheran. «Non c'è altra scelta»
AFP
La riunione del gabinetto di guerra si è conclusa, con la volontà di compiere una ritorsione «dolorosa» per Teheran. «Non c'è altra scelta»

22:45

«L'Iran dovrà aspettare nervosamente la nostra risposta»
«L'Iran dovrà aspettare nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare a Israele», ha spiegato il premier Benyamin Netanyahu a una riunione dei ministri del Likud. «Israele risponderà all'attacco dell'Iran ma lo farà in maniera saggia e non di pancia». (fonte Rainews)

19:51
AFP
19:51

«Una risposta imminente»
La risposta di Israele all'attacco di sabato dell'Iran potrebbe essere "imminente". Lo riferisce una fonte israeliana citata dalla Nbc dopo la riunione del gabinetto di guerra israeliano. (fonte ats ans)

17:59

«Non c'è altra scelta»
Israele «non ha altra scelta» che rispondere all'attacco iraniano. Lo avrebbe detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una conversazione con il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, secondo quanto riferito da Axios.

17:29

Lufthansa riprende i voli
Martedì riprenderanno i voli su Tel Aviv, Amman ed Erbil della compagnia aerea tedesca Lufthansa. Lo stop sarà prolungato fino a giovedì compreso solo per i collegamenti con Teheran e Beirut.

17:22

L'invasione di Rafah è rimandata
Come già comunicato dalle Forze israeliane di difesa nei giorni scorsi, l'invasione di Rafah sarebbe stata rimandata così da concentrare tutte le energie sulla risposta al lancio di droni e missili da parte di Teheran. L'evacuazione dei civili dalla città nel sud della Striscia di Gaza non è iniziata lunedì, come previsto dai piani - che sarebbero stati congelati, almeno provvisoriamente.

17:19

L'Iran è pronto a reagire
Se, da una parte, l'Iran non vuole una escalation della tensione in Medio Oriente, dall'altra non resterà a guardare in caso di una reazione israeliana. In quel caso risponderà immediatamente e con più forza rispetto al fine settimana. Lo ha dichiarato, secondo quanto riportato dai media statali di Teheran, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian in un colloquio con il suo omologo britannico.

17:14

Nuova riunione martedì
Una nuova riunione del gabinetto di guerra israeliano è in programma nella giornata di martedì 16 aprile.

17:07
keystone-sda.ch (ATEF SAFADI)
17:06

Israele attaccherà l'Iran, forse già in giornata
Il gabinetto di guerra israeliano ha concluso la sua riunione odierna, nella quale ha discusso la risposta all'attacco iraniano. È emersa, secondo Channel 12, la chiara volontà di attuare una ritorsione «dolorosa» per l'Iran ma non tale da scatenare una guerra regionale e che non venga bloccata dagli Stati Uniti. Secondo il Wall Street Journal la controffensiva israeliana potrebbe avere luogo già nella giornata odierna.

14:13

«Aiutateci a rovesciare il governo di Netanyahu»
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha fatto appello ai due leader centristi Benny Gantz e Gadi Eisenkot di lasciare il governo di emergenza nazionale e il Gabinetto di guerra e di "rovesciare l'esecutivo" guidato dal premier Benjamin Netanyahu. La maniera migliore per influenzare è di aiutarci - ha spiegato Lapid rivolgendosi ai due - ad abbattere questo esecutivo. E formarne uno nuovo in cui Gantz possa essere primo ministro. Ogni cittadino - ha poi aggiunto, citato dai media - sarebbe contento di avere Eisenkot come ministro della Difesa". Sia Gantz sia Eisenkot fino all'avvio della guerra con Gaza facevano parte dell'opposizione, poi hanno deciso - pur non condividendo in toto la politica di Netanyahu - di entrare nell'attuale governo. (ats ans)

13:29

EasyJet sospende i voli su Tel Aviv
La compagnia aerea britannica EasyJet ha annunciato la sospensione dei voli da e per Tel Aviv fino a domenica 21 aprile inclusa. Continuano così i disagi dopo la chiusura temporanea dello spazio aereo in alcuni Paesi del Medio Oriente per l'attacco condotto da Teheran contro Israele in risposta al raid dello Stato ebraico che aveva colpito il consolato iraniano a Damasco. Fra i vettori europei low cost, Wizz Air ha dichiarato che riprenderà i voli verso Israele domani dopo averli interrotti negli ultimi due giorni. La compagnia aerea inoltre "sta monitorando da vicino la situazione con le autorità competenti e tenendo informati i propri passeggeri su tutti i cambiamenti di orario", come si legge in una nota. Israele ha riaperto il suo spazio aereo ieri mattina, così come hanno fatto Giordania, Iraq e Libano. Fra le altre compagnie, Lufthansa ha dichiarato di aver sospeso i voli da e per Tel Aviv, Erbil e Amman fino a oggi compreso, e confermato che riprenderanno domani. (ats ans)

13:06

L'Argentina è dalla parte di Israele
Il presidente argentino, Javier Milei, durante la riunione del "comitato di crisi" da lui convocata dopo l'attacco dell'Iran a Tel Aviv ha fatto sedere accanto alla sua vice, Victoria Villerruel, l'ambasciatore israeliano a Buenos Aires, Eyal Sela. A quest'ultimo è stato chiesto di avviare formalmente la riunione di gabinetto. A causa dell'escalation del conflitto in Medio Oriente, il leader ultraliberista aveva anticipato il suo ritorno nel Paese dal viaggio che stava effettuando negli Stati Uniti. E invece di stabilire una posizione neutrale sulla questione, come hanno fatto la maggior parte dei suoi omologhi della regione e del resto del mondo, Milei ha espresso il suo sostegno a favore del governo di Benjamin Netanyahu. «L'Argentina sostiene con forza lo Stato di Israele in difesa della sua sovranità», ha detto il portavoce presidenziale, Manuel Adorni, al termine della riunione presso la Casa Rosada. La «chiara condanna dell'Iran» da parte dell'Argentina dimostra che il Paese si è collocato «dalla parte giusta della storia e dei fatti», ha affermato a sua volta Sela. (ats ans)

12:21
12:18

Israele rilascia 2 membri della Mezzaluna Rossa palestinese
La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito, in un post su X (ex Twitter), che le forze israeliane hanno rilasciato questa mattina due componenti degli equipaggi delle sue ambulanze dopo 50 giorni di detenzione. Erano stati sequestrati a un posto di blocco militare a Khan Younis mentre trasportavano pazienti dall'ospedale Al-Amal. Tuttavia, sei membri dell'equipaggio della Mezzaluna rossa palestinese restano in mani israeliane e il loro destino rimane sconosciuto. (Ats Ans)

11:38

«È presto per parlare di de-escalation»
«Non so chi ha attaccato le Guardie iraniane a Damasco ma da sei mesi l'Iran è impegnato in attacchi direttamente o indirettamente contro Israele in modo molto intenso. Adesso è troppo preso per parlare di de-escalation», ha detto Alon Bar. «Le persone che sono state uccise a Damasco erano lì proprio per coordinare gli attacchi contro Israele. Non so se si fermeranno ma se non lo faranno una risposta internazionale estremamente più forte è importante. La Guardia iraniana è coinvolta negli attacchi contro Israele e deve essere trattata come organizzazione terroristica», ha aggiunto. (Ats Ans)

11:13
AFP
11:10

«Non diremo come, ma fermeremo l'Iran»
«Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo» per rispondere agli attacchi contro Israele, «ma finché non troveremo un modo di fermare l'Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano Alon Bar a Sky TG24. «Israele è stato attaccato da centinaia di missili balistici, da crociera, droni. Con successo abbiamo bloccato l'attacco. Ma questo fa parte di uno sforzo continuo di Teheran di provocare una escalation, ci sono attacchi contro il nostro Paese dal Libano, dallo Yemen, dall'Iraq, dalla Siria. Finché non troveremo un modo per fermare l'Iran, il rischio di escalation continua a esistere», ha detto l'ambasciatore. (ats ans)

11:02

Pechino ribadisce: «Calma e moderazione»
La Cina ribadisce la sua «profonda preoccupazione» sulla situazione in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele e la minaccia nuove ritorsioni, invitando «le parti interessate a mantenere la calma e a esercitare la moderazione per evitare l'ulteriore escalation delle tensioni». È quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel corso del briefing quotidiano. (ats ans)

11:00

«L'Occidente apprezzi la nostra moderazione»
L'Iran lancia un appello all'Occidente ad «apprezzare la sua moderazione» nel rispondere a Israele invece di «accusare» Teheran. «L'Iran si aspetta che gli Stati occidentali lodino la moderazione mostrata dall'Iran negli ultimi mesi, soprattutto nell'attacco contro Israele di sabato sera, avvenuto in risposta all'attacco del regime sionista al nostro consolato a Damasco», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani. «Gli Stati occidentali dovrebbero addossarsi la colpa, invece di muovere accuse contro Teheran. Dovrebbero rendere conto all'opinione pubblica mondiale delle loro azioni di fronte ai crimini di guerra commessi da Israele durante i suoi attacchi contro Hamas palestinese», ha aggiunto, citato dalla Tv di Stato. (ats ans)

10:45

Un timido "consiglio" a Israele
«Ieri ho parlato con gli altri partner del G7, nel corso di una conferenza telefonica su cosa fare, e sono stato lieto di appurare che la nostra valutazione sia identica e il nostro appello è chiaro: l'Iran deve archiviare questa aggressione». Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un incontro con la stampa a Shangai, trasmesso da Ntv in Germania. A una domanda sull'eventuale reazione di Israele, Scholz ha aggiunto: «Il nostro consiglio è di partecipare loro stessi alla de-escalation». L'attacco dell'Iran a Israele è stato brutale e senza precedenti, qualcosa che non sarebbe dovuto succedere. Anche una volta il mio avvertimento all'Iran è che non debba andare avanti così. È importante che si faccia tutto per una de-escalation», ha detto il cancelliere tedesco che è in Cina per una visita che durerà fino a martedì. A Pechino domani, con il presidente e il premier cinesi, «parlerò anche di questioni geopolitiche e di questa drammatica escalation in Medio Oriente», ha poi dichiarato Scholz.

10:43

«Se Israele risponderà, reagiremo più duramente»
«L'attacco limitato dell'Iran contro Israele di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte». Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, in un colloquio telefonico con l'omologo russo Serghei Lavrov. (ats ans)

10:41

Lodate le forze armate israeliane
Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha lodato le forze armate e la rete diplomatica del Paese per l'attacco, "eseguito con altissima precisione", dell'Iran contro Israele tra sabato e domenica. «Oggi, grazie al sangue puro dei martiri, al sacrificio delle forze armate e alla saggia e profetica guida del leader supremo della Rivoluzione, la Repubblica islamica è all'apice della sua forza e della sua grandezza e con questo atto orgoglioso, oltre a mantenere la promessa della punizione contro il nemico aggressore, la Ummah (comunità) musulmana e il popolo oppresso della Palestina hanno trovato un momento di quiete, dopo i crimini di questo regime aggressore», ha detto il presidente iraniano, come riporta Tasnim, durante una riunione di gabinetto. (ats ans)

10:29

Nuova riunione del Gabinetto di guerra
Il Gabinetto di guerra israeliano tornerà a riunirsi di nuovo nel pomeriggio per esaminare la situazione con l'Iran. Lo hanno riferito i media. La riunione - presieduta dal premier Benjamin Netanyahu - è prevista per le 14 locali (le 13 in Svizzera). (ats ans)

10:09

L'Iran pronto a difendere la propria integrità territoriale
I ministri degli Esteri di diversi Paesi della regione hanno avuto ieri sera colloqui telefonici separati con l'omologo iraniano Hossein Amirabdollahian, esprimendo preoccupazione per l'escalation delle tensioni nella regione. «L'Iran è pienamente pronto a difendere l'integrità territoriale e gli interessi nazionali del Paese», ha dichiarato Amirabdollahian al ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad, citato da Mehr. Ha sottolineato che Teheran perseguirà legalmente l'attacco israeliano e l'inerzia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel condannare il regime, a causa dell'opposizione di Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Nel corso di colloqui telefonici separati, gli alti diplomatici, tra cui quelli di Arabia Saudita, Qatar, Egitto, India e Malta, hanno anche sottolineato la necessità di una stabilità regionale e hanno esortato tutte le parti a essere responsabili e a fare dei tentativi per evitare un'escalation delle tensioni. (ats ans)

09:02
08:59

Macron e il ruolo della Francia
Negli attacchi contro Israele la Francia ha effettuato «intercettazioni» (di droni e missili) su richiesta della Giordania, ha dichiarato il presidente francese Emnmanuel Macron. E ha accusato l'Iran di aver «deciso di colpire Israele», provocando «una profonda frattura». «Faremo di tutto per evitare un'escalation in Medio Oriente», ha aggiunto. Parlando in un'intervista a 100 giorni dalle Olimpiadi su RMC Sport e BFM TV, il presidente francese ha accusato l'Iran di aver risposto «in modo sproporzionato» all'attacco al suo consolato a Damasco. Macron ha assicurato stamattina di voler «fare di tutto per evitare un incendio» in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran contro Israele. «Abbiamo condannato, siamo intervenuti, faremo di tutto per evitare un incendio e un'escalation. Bisogna isolare l'Iran, aumentare le sanzioni e ritrovare un cammino di pace nella regione», ha detto nel corso dell'intervista. «Non si può dire che Israele è aggressore»: il presidente francese, ha poi spiegato così la presenza di Israele ai Giochi di Parigi 2024 mentre la Russia non è stata invitata e soltanto gli atleti russi sotto bandiera neutrale potranno sfilare. «Israele è stato vittima di un attacco terroristico e sta reagendo», ha puntualizzato. Macron, ha annunciato «un vertice internazionale» con il comitato olimpico alla vigilia dell'inizio dei Giochi olimpici. Riguarderà in particolare «lo sport e l'alimentazione, l'educazione, tutti gli obiettivi delle Nazioni unite che consentano di dare più futuro ai nostri giovani». Non sarà invitata la Russia, ha confermato Macron, a causa della guerra in Ucraina. Ad una giornalista che ha chiesto a Macron se ci siano dei progetti alternativi nel caso di rischi per la sicurezza alla cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi il 26 luglio sulla Senna, il presidente francese ha risposto che «c'è un piano B e anche dei piani C - ha detto Macron - nel caso di preoccupazioni per il suo svolgimento sul piano della sicurezza». (ats ans)

08:38

Non si prevedono azioni militari contro Israele
«L'attacco dell'Iran contro Israele, in risposta all'attacco dei sionisti contro i locali del consolato iraniano di Damasco, è stata l'azione punitiva minima necessaria per garantire i nostri interessi nazionali e la nostra sicurezza, sulla base del capitolo delle Nazioni Unite», ha dichiarato il Consiglio supremo di sicurezza nazionale di Teheran. «L'Iran ha preso di mira esclusivamente le basi militari israeliane durante l'operazione e attualmente non è in programma alcuna azione militare contro il regime», ha sottolineato il Consiglio in un comunicato, citato dall'Irna, aggiungendo: «Il regime sionista ha oltrepassato le linee rosse. Se il regime continuerà le sue azioni malvagie contro l'Iran con qualsiasi mezzo e livello, riceverà una risposta 10 volte più forte». (ats ans)

08:18

Riaprono gli aeroporti di Teheran
L'agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che gli aeroporti della capitale Teheran hanno ripreso i voli lunedì alle 6 di stamattina ora locale. Gli scali Imam Khomeini e Mehrabad avevano sospeso le loro operazioni in seguito all'attacco dell'Iran a Israele. (ats ans)

08:16

Gli aiuti a Israele presto al voto
Lo speaker della Camera americana Mike Johnson ha dichiarato che intende mettere al voto la legge sugli aiuti ad Israele questa settimana, ma non ha chiarito se i finanziamenti all'Ucraina faranno parte del pacchetto. «I repubblicani alla Camera e il nostro partito comprendono la necessità di stare dalla parte di Israele. Ci riproveremo questa settimana», ha detto Johnson alla Fox. (ats ans)

08:14

Distrutti 80 droni e 6 missili
Tra il 13 e il 14 aprile le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del Comando europeo degli Usa, hanno distrutto con successo più di 80 droni e almeno sei missili balistici destinati a colpire Israele dall'Iran e dallo Yemen. Lo riferisce lo stesso Centcom in un post su X (ex Twitter), sottolineando che «l'attacco senza precedenti e sconsiderato dell'Iran mette in pericolo la stabilità regionale e la sicurezza degli Stati Uniti e delle forze della coalizione». Le forze Usa, si legge ancora nella nota, «continueranno a difendere Israele contro queste pericolose azioni e a lavorare con tutti i nostri partner regionali per aumentare la sicurezza della regione». (ats ans)

08:12

Pechino invita alla calma
La Cina ha prima definito l'attacco di Israele all'ambasciata iraniana in Siria «estremamente feroce» e ha espresso, poi, «profonda preoccupazione» per la ritorsione dell'Iran contro Israele, sollecitando la «massima calma e moderazione» a tutte le parti coinvolte. È la posizione di Pechino ribadita durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'attacco iraniano. Il numero due della rappresentanza permanente cinese, Dai Bing, ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza, rilevando che la «catastrofe umanitaria è da considerare inaccettabile». (ats ans)

07:27

Metà dei missili non ha raggiunto Israele
Secondo funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, per metà dei missili balistici dell'Iran contro Israele il lancio non è riuscito o sono caduti prima di raggiungere l'obiettivo. Secondo Israele, Teheran ha lanciato più di 170 droni carichi di esplosivo, circa 120 missili balistici e circa 30 missili da crociera, quasi tutti sono stati intercettati.

07:26

La condanna giapponese
Il premier giapponese Fumio Kishida condanna con durezza il recente attacco condotto dall'Iran con droni e missili verso Israele, deciso in risposta al bombardamento della sede diplomatica iraniana in Siria a inizio aprile da parte dello Stato ebraico, dove sono morte sette persone. «L'attacco non fa altro che aggravare la già precaria situazione nel Medio Oriente. Siamo estremamente preoccupati e consideriamo la mossa come un'ulteriore istigazione a un conflitto su larga scala», ha detto Kishida ai media locali.

07:25

Washington sente Londra e Berlino
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato ieri con i suoi omologhi del Regno Unito e della Germania, dopo l'attacco dell'Iran a Israele. Tutte le parti hanno concordato «sull'importanza di condannare l'attacco iraniano nei termini più forti possibili e di prevenire un'ulteriore escalation», si legge in comunicato del Dipartimento di Stato americano citato dai media Usa.

07:23

L'Egitto: «Senza un cessate il fuoco a Gaza vi è il pericolo di escalation»
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry è tornato ieri sera a invocare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ritenendo l'attacco iraniano a Israele un'avvisaglia del pericolo di una escalation di conflitti nella regione da tempo paventato dal Cairo. Lo ha fatto durante due distinte telefonate con il suo omologo iraniano Hussein Amir Abdollahian e con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.

07:22

Guterres condanna l'attacco dell'Iran ma bacchetta anche Israele
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha ribadito al Consiglio di Sicurezza la sua «ferma condanna della grave escalation rappresentata dall'attacco dell'Iran a Israele», ricordando a tutti i paesi membri che la Carta Onu «vieta l'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di chiunque stato». «Vige inoltre il principio dell'inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari e il personale deve essere rispettato», ha aggiunto ricordando la «condanna» dell'attacco israeliano del primo aprile al consolato iraniano a Damasco. «Il Medio Oriente è sull'orlo del baratro. La popolazione si trova ad affrontare il pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala. Ora è il momento di allentare la tensione, della massima moderazione e di fare un passo indietro dal baratro», ha Guterres. «Abbiamo la responsabilità condivisa di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate per prevenire un'ulteriore escalation - ha aggiunto - Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre». Il segretario generale dell'Onu ha poi ribadito che «è fondamentale evitare qualsiasi azione che possa portare a grandi scontri militari su più fronti in Medio Oriente. I civili stanno già sopportando il peso maggiore e pagando il prezzo più alto». Quindi, ha avvertito che «la pace e la sicurezza a livello regionale, e in effetti globale, vengono minate di ora in ora».

07:19
Imago